Affidati al movimento intuitivo
Da molto tempo l’allenamento fisico è strettamente connesso al desiderio di ottenere un corpo perfetto, ma ci sono anche innumerevoli benefici fisici e mentali. Se vogliamo provare di nuovo il piacere di muoverci come quando eravamo bambini tramite l’Intuitive Movement, il libro “Train Happy” della personal trainer inglese Tally Rye ci offre 9 principi su come fare.
Rye ha sviluppato questi principi per aiutarci a cambiare la nostra prospettiva riguarda al cibo, al corpo e al fitness.
Nell’ultimo blog post blog post abbiamo approfondito il primo principio, chiamato “Rifiuta la mentalità della dieta”, e ora vogliamo presentarvi i restanti 8 principi:
- Rispetta la tua voglia di muoverti o meno
- Fermati quando sei soddisfatta/o
- Fai pace con l’allenamento
- Sfida gli stereotipi del fitness
- Scopri il fattore “feel good”
- Gestisci le emozioni
- Accetta il tuo corpo
- Gentle guidance – una guida soft...
Prima di tutto: che cosa vuol dire Intuitive Movement o movimento intuitivo? Ce lo spiega la scrittrice Laura Thomas nel suo libro “Just Eat It”. La Thomas scrive che l’Intuitive Movement si riferisce alla capacità naturale del corpo di comunicarci come, quando e quanto muoverci. Ci allontana dall’idea di esercizio fisico come un modo per controllare il nostro corpo, avvicinandoci al movimento come un modo per creare un legame profondo con il nostro corpo e radicarci al suo interno.
In breve, dovremo imparare ad ascoltare il nostro corpo e togliere eventuali ostacoli che ce lo impediscono.
Rispetta la tua voglia di muoverti o meno
Per iniziare a stabilire il contatto con il tuo corpo può esserci d’aiuto un esercizio semplice, preso in prestito dall’“Intuitive Eating Workbook”:
- Monitorare il tuo battito cardiaco fisicamente: trova un momento di calma e cerca il tuo battito cardiaco con le dita sul polso. Conta i battiti per un minuto e ripeti questo esercizio un paio di volte.
- Diventare consapevole del tuo battito cardiaco: adesso prova ad ascoltare il battito del tuo cuore dentro di te. Conta per un minuto e ripeti più volte. Cerca anche di capire in quale parte del corpo senti il battito.
Quello che ora devi chiedere al tuo fisico è:
- Quando vuoi muoverti?
- Come ti piace muoverti?
- Per quanto tempo vuoi muoverti?
- Dove vorresti andare per muoverti?
Può risultare difficile distinguere la risposta del cervello da quella del corpo – devi avere pazienza e ricordarti che non c’è giusto o sbagliato ma soltanto l’opportunità di imparare.
Fermati quando sei soddisfatta/o
Ascoltare il tuo corpo significa che puoi muoverti esattamente come vuoi tu.
Invece, per capire quando fermarti, prova a chiederti:
- Sono veramente in sintonia con il mio corpo o è la voce della cultura della dieta che mi dice di ignorare i segnali che mi manda?
- Come vorrei sentirmi alla fine della sessione del workout?
- Come mi comunica il mio corpo che è soddisfatto?
Un ottimo modo per riconnettere corpo e mente è proprio il Pilates. Leggi anche l’articolo sul nostro blog “E se oggi non hai voglia di muoverti, va bene lo stesso.”
Se vuoi provare una lezione gratuita puoi prenotarla qui.
Fai pace con l’allenamento
Rifletti sulla tua storia con l’esercizio fisico. Hai avuto delle esperienze traumatiche a scuola? Oppure consideri l’esercizio fisico strettamente connesso alle tue esperienze con una dieta? Quest’ultimo spesso porta a una motivazione che arriva da un senso di colpa, vergogna o paura di ingrassare. In più, ci insegna che certi tipi di movimento sono giusti e altri sono sbagliati.
Nota bene: Qualsiasi tipo di movimento è valido e neutrale perché il movimento fisico significa semplicemente muovere il corpo – nient’altro.
Sfida gli stereotipi del fitness
Questo principio riguarda le regole che abbiamo imparato da tutto ciò che è legato alla cultura della dieta. Ad esempio, che non è un vero allenamento se non sudi, che yoga non conta come movimento fisico o che devi correre per almeno 20 minuti per rendere questa attività efficiente.
Puoi capire quando sei presa/o da questa mentalità chiedendoti:
- Quali sono le regole che ho imparato?
- Dove le ho imparate?
- Come mi sentirei senza queste regole?
- Come posso uscire dal regime delle regole (correre 5 volte alla settimana etc.)?
- Sarebbe una sfida per me prendermi 1 giorno o più di riposo?
Già soltanto diventando consapevoli dell’esistenza degli stereotipi del fitness, ci fornisce una buona base per iniziare a sfidarli.
Scopri il fattore “feel good”
Esercizio fisico dovrebbe essere un atto di self-care: divertente, piacevole, e dovrebbe sfidarti al punto giusto. Trova un tipo di movimento che ti fa sentire bene sia fisicamente che mentalmente.
Magari inizia col riflettere sulle tue intenzioni con il movimento:
- Che cosa vuoi ottenere?
- Perché lo vorresti?
Se trovi un movimento fisico che ti piace è più facile renderlo parte della tua vita in un modo sostenibile perché la motivazione arriva da dentro di te. Inoltre, l’attività fisica con la quale ti diverti veramente migliora l’umore e l’immagine corporea.
Gestisci le emozioni
L’esercizio fisico è spesso molto utile per gestire le emozioni. Come il pugilato per la rabbia, lo yoga e il Pilates per lo stress e la danza per la gioia.
Ma l’esercizio fisico non dovrebbe essere l’unico modo per fare questo.
Ci sono tante altre possibilità e con un po’ di creatività puoi espandere gli strumenti a tua disposizione come, ad esempio, meditazione, scrittura, parlare con un amico o fare parte di una community.
Noi possiamo consigliarti il nostro gruppo su Facebook “La LiveFlow Community” dove lavoriamo insieme per cambiare la relazione con il proprio corpo e con l’allenamento.
Accetta il tuo corpo
Se ti viene difficile amare il tuo corpo potresti iniziare col togliere il focus dall’aspetto fisico e indirizzarlo verso le sue capacità. Apprezza quello che fa per te e fallo diventare un alleato invece che un nemico – lavora con lui attraverso il movimento invece di volerlo controllare e padroneggiare con una dieta.
Sii paziente con te stessa/o e non paragonarti agli altri. Un corpo allenato può assumere forme e misure diverse.
Dovremo “semplicemente” smettere di giudicarci.
Gentle guidance – una guida soft...
Infine abbiamo la “gentle guidance”, per la quale è importante aver lavorato bene con i principi precedenti e quindi essere arrivati a un buon punto per evitare di lasciarti di nuovo controllare dalla cultura della dieta.
Il viaggio verso il movimento intuitivo non è lineare e non esiste una regola per stabilire quando sei arrivata/o alla tua meta.
Ma quando ti senti in sintonia con il tuo movimento fisico e per la maggior parte del tempo resti dissociata/o dalla mentalità della dieta potrai anche riprendere eventuali programmi precedenti o routine regolari. Va da sé che non a tutti piace avere un programma per il proprio allenamento e non è assolutamente necessario per il movimento intuitivo.
Ma se ti trovi meglio con una routine regolare puoi porti nuovi obiettivi come, ad esempio, correre una certa distanza o rimanere nella “plank” per 20 secondi in più, pianificare e implementare eventuali strumenti per misurare il tuo progresso, lasciandoti guidare dal tuo corpo.
La differenza da prima è che ora la motivazione arriva da dentro di te. Siete tu e il tuo corpo a decidere cosa, come, quando e quanto muovervi.
Ricorda che il movimento ti deve farti sentire bene, non perché hai bruciato delle calorie, ma perché hai dedicato del tempo al tuo corpo e alla tua mente dando loro la possibilità di connettersi.
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