5 ostacoli per avere una buona relazione con il movimento e 8 consigli per superarli
Ti capita mai di sentirti in dovere di fare del movimento e non ne hai nessuna voglia? Forse pensi anche che se – per qualche motivo – non riesci a fare l’allenamento pianificato non vale la pena farne neanche soltanto un po’... Oppure hai proprio rinunciato del tutto, a causa di esperienze sgradevoli con l’allenamento fisico nel passato? Ci sono tanti motivi per i quali la nostra relazione con il movimento soffre.
Qui trovi i 5 principali ostacoli:
- un’immagine corporea negativa per la quale ci alleniamo, e prima di tutto per cambiare l’aspetto fisico;
- un perfezionismo imposto da degli standard troppo alti, cosicché abbiamo la sensazione di non fare mai abbastanza;
- coscienza sporca per non muovere il nostro corpo in accordo con i consigli e le regole imposte dalla cultura della dieta;
- doveri, obiettivi e aspettative poco realistiche;
- la nostra storia personale con il movimento.
Se sei stufa di sentire il movimento come qualcosa che va fatto per poi riprendere a vivere la tua vita, come una compensazione per aver mangiato troppo o una preparazione in vista di un pranzo in famiglia, ti diamo qui qualche suggerimento per aiutarti a ritrovare una buona relazione con il movimento.
Movimento vs allenamento
Iniziamo a capire la differenza tra “movimento” e “allenamento”. Tu quale differenza attribuisci al significato di queste due parole? Come si distingue il movimento dall’allenamento? Per me la parola allenamento suona come un programma piuttosto rigido, con delle regole alle quali sottoporsi con regolarità per ottenere un determinato risultato. Movimento invece, per me, è semplicemente l’atto di muovere il proprio corpo – senza regole, senza obblighi, soltanto per sentirmi bene. Ed ecco perché a LiveFlow parliamo di movimento.
Butta la bilancia
Lascia stare la bilancia, perché con il focus su peso e aspetto fisico il movimento acquisisce una connotazione negativa, basata sulla paura di ingrassare o sul voler manipolare o punire il corpo. Prova invece compassione verso il tuo corpo, ascoltalo e pensa al movimento come a un atto d’amore verso te stessa. Tu ti muovi perché hai voglia di muoverti o perché pensi che dovresti farlo? A me capita di sentirlo come un dovere ma sempre più spesso per motivi che non hanno a che fare con il mio aspetto fisico. Ad esempio, mi piace correre ma in estate lo faccio di meno perché preferisco camminare in montagna, ma almeno una volta alla settimana vado comunque a correre, innanzitutto per non perdere l’abitudine e la capacità.
E se il tuo peso non fosse importante, che cosa faresti?
Leggi anche questo articolo “No alla dieta, sì al movimento.”
Ascolta il tuo corpo
Ascolta il tuo corpo e cerca di capire che cosa avrebbe bisogno invece di farti guidare dai doveri e consigli da fuori. Spesso non ascoltiamo il nostro corpo, oppure ignoriamo i suoi segnali. Che cosa potrebbe essere piacevole in questo preciso istante? Io, ad esempio, in questo momento sento di dover allungare la colonna e aggiustare spalle e scapole davanti al PC. Immagina di fare quello che ti chiede il tuo corpo, ad esempio, una passeggiata. Come vorresti sentirti durante e dopo? Devo dire che può essere difficile distinguere tra la voce del corpo e quella della mente, bisogna allenarsi. Nel nostro articolo “Che cosa significa ascoltare il proprio corpo” puoi approfondire l’argomento.
Quali sono le tue intenzioni?
Intenzioni e obiettivi ti aiutano a rimanere focalizzata. Personalmente mi piace molto la parola “intenzione” perché mi sembra meno rigida e lascia spazio per sperimentare. Gli obiettivi invece possono essere utili se vuoi allenarti in maniera mirata come, ad esempio, per una maratona – ma sarebbe meglio aspettare fino a quando avrai cambiato la tua relazione con il movimento.
Le tue intenzioni con il movimento non dovrebbero aver a che fare con il desiderio di modellare il tuo aspetto fisico o di perdere peso. Prova invece a definire nei dettagli i cambiamenti che desideri ottenere, come fare le scale più velocemente del solito, portare la spesa a casa, fare un giro più lungo con il cane ecc. Puoi fissare delle intenzioni anche per una lezione di Pilates come, ad esempio, essere più concentrata, sintonizzarti con il tuo respiro o semplicemente stare bene.
Abbraccia l’imperfezionismo
Abbandona il perfezionismo e l’idea di come deve presentarsi il tuo corpo e come deve essere fatto il movimento. 5 minuti di camminata dalla fermata dell’autobus sono meglio di niente se non hai tempo o voglia di fare di più. L’esercizio di Pilates non deve assomigliare a quelle acrobazie che ti vengono proposte dai social media ma deve essere solo eseguito correttamente e aiutarti a stare bene. Trova un movimento che ti piace e che porta serenità nella tua vita.
Qui puoi prenotare una lezione di Pilates gratuita.
E se invece non hai voglia di muoverti: riposa, fermati e prenditi il tempo per te.
Accetta il tuo corpo
Se non siamo soddisfatti del nostro corpo perché ci paragoniamo a degli ideali per la maggior parte di noi irraggiungibili, sarà più difficile arrivare ad avere un buon rapporto con il movimento. Se riusciamo ad accettare il nostro corpo esattamente com’è in questo preciso istante, potremo avere pietà nei suoi confronti e iniziare a trattarlo bene invece di volerlo cambiare a tutti i costi. Dobbiamo comportarci con lui come se fosse un buon amico o un bambino. L’accettarsi non vuol dire gettare la spugna ma porsi in modo neutro e sapere che andiamo bene come siamo.
Ci vuole pazienza per trovare un nuovo equilibrio interiore. Nel nostro articolo “Come sviluppare un’immagine corporea positiva” puoi leggere di più.
Non fare paragoni
Per vivere bene con il tuo corpo e avere un approccio positivo al movimento devi evitare di paragonarti ad altre persone o altri tempi, quando il tuo corpo era diverso, magari meno sollecitato, sicuramente più giovane, o più sano, ecc. Inizia invece dove sei ora, apprezza e sii soddisfatta di quello che riesci a fare senza pensare a quello che facevi prima o quello che fanno gli altri. Ricorda anche che spesso è più difficile fermarsi o rallentare che non spingersi oltre i propri limiti e ignorare i segnali del corpo. Sii gentile con te stessa, vai piano.
Ambiente e tipo di movimento
Scegli un ambiente che ti fa sentire bene. Forse hai delle esperienze negative con la palestra, oppure non ti senti a tuo agio con gli specchi, ti senti in dovere di vestirti in una certa maniera o fai fatica a non paragonarti alle altre. Scegli un movimento che ti piace o che avresti voglia di provare e concediti un po’ di tempo per imparare e sentire gli effetti benefici nel tuo corpo e nella tua mente.
Per quanto riguarda l’ambiente potresti provare una nostra lezione online di Pilates o Garuda con lo sgabello. Puoi rimanere comodamente a casa tua, vestirti come vuoi e tenere la telecamera spenta se ti fa sentire meglio.
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Infine, vogliamo sottolineare che non devi sentirti obbligata a muoverti, perché più di una scelta è piuttosto un privilegio essere in grado di muovere il proprio corpo in un modo che ci faccia stare bene.
Se ti interessa, unisciti a noi nel nostro gruppo Facebook “La LiveFlow Community", dove lavoriamo insieme per trasmettere un messaggio diverso riguardo alla relazione con il proprio corpo e l’approccio al fitness.
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