Un buon proposito per il nuovo anno: mai più a dieta!
Tutti gli anni, a gennaio siamo bombardati dalle pubblicità su come dal nuovo anno dovremmo iniziare delle diete per rimediare a tutto quello che abbiamo consumato durante le feste. Della vera e propria dieta si parla di meno, una parola ormai un po' fuori moda. Si parla invece di cambiamento di stile di vita, disintossicarsi, ritrovare la forma, fare sport, evitare carboidrati, stare a digiuno, mangiare molta verdura. È però sempre sottinteso che bisogna dimagrire per essere sani, anche se essere sani non è uguale a essere magri.
Il periodo natalizio può essere particolarmente impegnativo se hai difficoltà con la propria immagine corporea e di conseguenza con il cibo. Ti vedi con familiari che non hai visto da un po' e che si sentono in dovere di commentare il tuo aspetto fisico. Inoltre, queste feste girano molto intorno al cibo. È normale parlare delle calorie in più consumate durante i pasti natalizi e su come tutto cambia da gennaio con un piano alimentare e l’iscrizione in palestra. Questo comportamento è ormai diventato la norma nella nostra cultura, grazie al quale l'industria della dieta porta a casa una quantità esorbitante di denaro. Negli USA, secondo questa fonte ha fatturato 78 miliardi di dollari solo nel 2019.
Da gennaio cambia tutto
Riviste, social media e pubblicità puntano sulle nostre insicurezze sviluppate crescendo nella cultura della dieta che ci ha fatto capire come dovrebbe sembrare un corpo “normale”. Persone con corpi che deviano da questa norma sono stigmatizzati e privati di molti privilegi. Di conseguenza, la maggioranza, e soprattutto donne ma anche uomini, si sente costretta a spendere massicce quantità di tempo, denaro ed energia cercando di dimagrire o lottando per mantenere la forma “perfetta”.
È vero che la dieta può essere uno strumento efficiente per fare fronte alle sfide della vita quotidiana – ci aiuta a distrarci da emozioni difficili e ci fa sentire nel pieno controllo di noi stessi. Ma è quasi sempre un metodo controproduttivo perché non funziona a lungo termine. Se la dieta poi fallisce, come succede nel 95% circa dei casi, diamo la colpa a noi stessi pensando che “forse c'è qualcosa che non va con me, forse mi manca davvero la forza di volontà?”
La dieta non funziona
Ma la colpa non è tua – come puoi leggere nel mio articolo “Come toglierti la voglia di dimagrire. Due fattori che devi conoscere”, le diete non funzionano.
Ci giudichiamo per aver fallito e ci promettiamo di iniziare di nuovo il lunedì cercando di riprendere il controllo e così via. Un’eterna spirale di fallimenti, sentirsi inadeguati, cercare di riprendere il controllo, sbagliare, giudicare per non parlare del danno fisico che il peso yo-yo può causare.
Ecco cosa puoi fare invece della dieta
Una parte molto importante dell’Intuitive Eating, fare pace con il cibo e guarire la tua immagine corporea è di diventare consapevole e critica nei confronti delle convinzioni riguardanti il cibo e l’aspetto fisico che la nostra società ci ha insegnato a credere.
Devi sapere che il problema non sei tu, il problema è culturale. È difficile cambiare la nostra cultura, anche se alcune persone coraggiose stanno provando a cambiare il modo in cui valorizziamo il corpo e pensiamo alla bellezza. Nel frattempo, noi possiamo iniziare a riflettere, farci delle domande e promettere a noi stesse di non seguire mai più una dieta!
Ecco alcune riflessioni che ti possano aiutare con il tuo nuovo proposito:
Primo: fai una lista di tutte le cose che hai provato per cambiare il tuo fisico. Potrebbe comprendere diete, disintossicazioni, cambiamenti di stile di vita, piani d’allenamento, medicine, integratori, creme, trattamenti estetici etc.
In seguito: valuta queste strategie:
- Che cosa ti è costato in tempo, denaro, energia, pensieri, benessere mentale e fisico?
- A che punto sei ora fisicamente – come ti senti? (visto che stai leggendo questo post probabilmente non sei completamente in pace con il tuo corpo e il cibo)
Secondo: cerca di connetterti con la parte di te che si è stufata di sprecare tanto tempo preoccupandosi di cibo e corpo. Rispondi poi alle seguenti domande:
- Perché è importante per te fare pace con il cibo e il corpo?
- Descrivi i tuoi momenti vafan…: Per quale motivo ti sei resa conto che non avevi voglia di spendere il resto della tua vita a dieta lottando con il tuo corpo?
- Come ha interferito la dieta, il focus su aspetto fisico, apparenza e peso con la tua possibilità di vivere una vita più serena e significativa?
- Come potrebbe cambiare la tua vita se avessi una relazione serena con cibo e corpo?
- Se non ti occupassi di corpo e cibo, in cosa vorresti investire la tua energia?
- Quali sarebbero i progetti più significativi e importanti da perseguire per te?
- Quali sono i tuoi sogni e le tue speranze?
- Chi o che cosa hanno bisogno della tua attenzione?
- Che cosa vorresti creare?
Se c'è una parte di te che è ancora in dubbio o tentata dal messaggio dalla cultura della dieta, ti capisco benissimo ed è normale. La via per diventare un “Intuitive Eater” non è nera o bianca, tutto o niente, ma piuttosto un viaggio nel quale ti trovi per la maggior parte del tempo in una zona grigia. Non sembra, ma la zona grigia è un posto bello che ti concede di esplorare sia la parte di te che è stufa di sentire parlare di dieta sia la parte che desidera ancora cambiare aspetto fisico. È un posto dove tutti i cibi hanno lo stesso valore emotivo. È un posto dove non esiste giusto o sbagliato. È un posto che offre le opportunità per imparare e crescere.
Infine, stamattina ho letto nel mio giornale una frase di Dolly Parton che mi ha colpito:
“Scopri chi sei e fallo di proposito.”
Lasciamo stare di voler raggiungere un ideale assurdo di bellezza e cerchiamo invece di scoprire chi siamo, per vivere in maniera autentica a prescindere dal nostro aspetto fisico.
Tuttavia, bisogna dire che molto probabilmente anche la Parton, essendo comunque un prodotto della cultura occidentale come tutte noi, ha speso tanto denaro ed energia per curare il suo aspetto fisico, scherzandoci sopra come qui:
“Saresti sorpreso nel sapere quanto costa apparire così a buon mercato.”
Ma preferisco credere che con il suo talento, la sua grinta ed intelligenza, avrebbe avuto successo lo stesso…
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