8 pensieri che scatenano l’abbuffata
Spesso sono i nostri pensieri che ci spingono a mangiare oltre alla sensazione del piacevolmente sazi. Ecco alcune dei pensieri più frequenti:
1. “Questo me lo merito…”
Forse ti capita la sera dopo una giornata dura di impegni questo pensiero; “ora mi merito un bel gelato dopo cena” oppure hai messo i bambini a letto e tiri fuori il cioccolato come premio per aver finito bene la giornata. Io, ad esempio, quando avevo fatto tanto allenamento mi davo il permesso di mangiare di più anche se non avevo particolarmente fame. Ma perché dobbiamo meritarci di mangiare? Come sarebbe invece se pensassimo “voglio mangiarmi una porzione in più di pasta oppure una bella fetta di torta perché mi piace tanto, ma proprio tanto”, senza il bisogno di giustificarlo? Come ti farebbe sentire questa scelta? Il puro cambiamento di pensiero a me fa sentire più forte e con più potere per fare le scelte giuste per me del non scusarmi e giustificarmi.
2. “Di questo posso mangiare di più perché non ingrassa”
Ti è mai successo di abbuffarti con qualcosa di “sano”, tipo le barrette proteiche o i muffins senza glutine e con pochi grassi? A me capitava di abbuffarmi, ad esempio, di torta a base di fagioli neri e senza zuccheri aggiunti. Ma ricordati che non esiste un cibo “buono” o “cattivo” – non è quello che mangi che è importante ma la motivazione con la quale lo mangi. Il punto è che con questi pensieri ti disconnetti dalla saggezza del tuo corpo.
Inoltre, le versioni alternative e “più salutari” spesso non ci soddisfano perciò continuiamo a mangiare, a volte addirittura tornando ad abbuffarci con il cioccolato “vero” o la torta “normale”, che ci hanno fatto gola sin dall’inizio.
3. “Ma è così buono!”
Questo pensiero a volte mi sfida ancora oggi. Un punto importante per il quale mangiamo fino a sentirci troppo pieni è perché ci dimentichiamo di gustare davvero il cibo. Mi capita di pensare alla possibilità di una seconda porzione prima ancora di aver finito la prima, soprattutto quando è veramente buono! Così ci sfugge il momento in cui ci sentiamo piacevolmente soddisfatte perché non siamo veramente presenti al momento. Il mindfulness è un buon strumento per imparare a diventare consapevole di aver raggiunto il giusto punto di soddisfazione.
4. “Sono stanchissima e ho bisogno di energia”
Conosci la sensazione di avere freddo, sentirti debole e con difficoltà di concentrarti? Questo è come mi sento io quando non ho dormito abbastanza. In questi casi – fortunatamente rari – mangio tutto il giorno per tirarmi avanti e perché non riesco a fare molto altro.
Se sei stanca, la soluzione migliore è dormire o almeno rilassarti o meditare. Ascolta il tuo corpo e leggi questo articolo di self-care.
5. “Quello non dovrei mangiarlo!”
La cultura della dieta ci insegna che certi cibi vanno bene e altri cibi invece sono “cattivi” e “proibiti”. Così, se capiti nelle vicinanze di uno di questi cibi, è facile che pensi “non dovrei…” e di conseguenza questo pensiero scatena il pensiero numero 6.
Per fare davvero pace con il cibo bisogna rendere tutti i cibi emozionalmente equivalenti. Devi darti il permesso di mangiare esattamente quello che vuoi perché la cosa più importante non è quello che mangi ma la motivazione con la quale lo mangi. Isabel Foxen Duke dice che se vuoi evitare di mangiare la torta velocissimamente, in piedi, quando nessuno ti guarda, devi invece sederti, prendere una forchetta e mangiare tranquillamente davanti a tutti quelli che vogliono guardarti 🙂.
6. “Ma anche chi se ne frega?!”
Questo, appunto, è il pensiero che si è scatenato in relazione al pensiero numero 5. Non ti sei tenuta, hai mangiato quella fetta di torta appena sfornata, ormai la tua dieta è rovinata e tanto vale mangiarne ancora una fetta e ancora un’altra perché domani inizia un altro giorno e riprenderai la dieta. Questo è “l’effetto dell’ultima cena” e molto probabilmente ti porta a sentirti molto piena, forse anche al punto di stare veramente male.
Lascia stare la mentalità della dieta e goditi la torta…
7. “Non posso sprecare il cibo”
Sono assolutamente d’accordo e non spreco quasi mai il cibo. In casa mangiamo i resti il giorno o due dopo e in pizzeria portiamo a casa il resto della pizza che scaldata 15 min al forno il giorno dopo è ancora più buona che non appena sfornata la sera prima.
Raramente mi capita qualcosa che non mi piace o che qualcuno mi ha servito un piatto che non riesco a finire e in questi casi bisogna riconoscere i propri limiti e lasciare che il cibo venga sprecato come un atto di self-care di qui puoi leggere di più in questo articolo.
8. “Mangio oggi, e domani inizio la dieta”
Devo mangiare ora che ho l’occasione e domani inizio la dieta. Questo pensiero scatta spesso in combinazione con il pensiero numero 6, quando non ti sei tenuta davanti a un cibo “proibito”. Ma si presenta anche con il solo pensiero di voler iniziare la dieta lunedì. Così domenica mangio tutto quello che dal giorno dopo non posso più mangiare.
Rifiutare invece la mentalità della dieta per diventare un Intuitive Eater significa che la dieta non inizia mai più. Non devi mangiare tutto adesso, non devi mangiare fino a sentirti male, puoi fare una pausa e riprendere di mangiare in qualsiasi altro momento. Puoi mangiare quello che vuoi quando vuoi.
Per cambiare i pensieri che ci ostacolano in pensieri che ci sostengono bisogna lavorare e avere pazienza. Comunque, un primo passo importante è quello di diventare consapevoli di questi pensieri e chiedersi da dove arrivano. Dopodiché bisogna sfidarli, e con questo ti posso aiutare io durante il percorso che ho sviluppato per aiutarti a fare pace con corpo e cibo. Leggi di più qui.
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