Plus-size e Pilates
Probabilmente conosci anche tu le immagini dal mondo del fitness in generale o quelli di Pilates e yoga in particolare, di persone giovani e magre che posano in posizioni estremamente acrobatiche.
Forse guardando queste immagini hai pensato:
- Ma a cosa servono questi esercizi impossibili?
- Non sarà certamente adatto a persone come me.
- Non oserei a entrare in un posto pieno di questo tipo di gente.
- Non saprei neanche cosa mettermi.
Se non hai un aspetto fisico come la maggior parte delle persone che frequentano una palestra è facile che tu ti senta osservata/o o addirittura stigmatzzata/o se mai dovessi entrare in un “tempio del fitness”.
Questo articolo è ispirato all’esperienza di Kelsey Miller (che definisce il suo corpo “plus-size”) quando si è avvicinata al Pilates, un metodo spesso collegato al mondo delle ballerine: giovani, lunghe e toniche.
Uscire dalla comfort zone
Miller, sin da piccola, ha avuto un corpo che non corrisponde ai consueti standard e non ha mai avuto un buon rapporto con l’esercizio fisico. Da donna adulta ha deciso di cambiare questa situazione provando diverse attività fisiche: voleva scoprire se sarebbe riuscita a trovare un tipo di allenamento che potesse piacerle. Durante questo suo viaggio ha dovuto abbandonare parecchie volte la sua zona di comfort prima di approdare al Pilates.
Avendo un’amica insegnante di Pilates con un approccio compassionevole e body-positive, ha deciso di partecipare a una sua lezione, convinta però di doversi umiliare non avendo certamente il tipico “corpo da Pilates”. Miller era sicura di collassare già durante il primo esercizio, o di sfondare uno degli attrezzi spesso utilizzati per eseguire gli esercizi.
L’amica insegnante Cadence Dubus decise di utilizzare per la lezione un piccolo attrezzo chiamato Magic Circle o Pilates Ring, e Miller racconta come era sempre in ansia pensando “ora mi fa fare un esercizio che non sono capace di fare”. Non è affatto andata così.
Mai preoccuparsi prima del tempo: hanno iniziato con un esercizio semplice in cui sollevare e abbassare il cerchio con le braccia distese in avanti. Miller era perfettamente in grado di farlo e ha avuto il suo primo piccolo successo, però continuava ad aspettarsi delle brutte sorprese. Pian piano, un esercizio seguiva l’altro e tutto era semplice, piacevole e non portava in nessun modo anche solo vicino a un crollo.
Ecco il grande segreto: Tutti possono fare Pilates
Miller sostiene di non essere a favore della generalizzazione per quanto riguarda il fisico e ciò che ognuno di noi riesce a fare ma proprio dal Pilates puoi trarre grandi benefici, a prescindere dalle tue forme o dal tuo livello di allenamento. E continua: “Scommetto che piacerebbe anche a te, o forse fai già parte di questo grande ‘segreto’ che ho scoperto mentre rotolavo su e giù sul tappetino quel giorno.”
Non devi avere paura di dover fare qualcosa che non riesci a fare. Il repertorio di Pilates consiste in 34 esercizi originali che possono essere modificati in variazioni infinite, adattabili esattamente alle condizioni fisiche in cui ti trovi oggi.
Joseph Pilates non era un ballerino
Praticando Pilates è facile che sentirai il tuo fisico più lungo, la camminata più leggera, i tuoi movimenti più fluidi e la tua posizione più fiera, ma lo scopo non è mai stato quello di ottenere un fisico asciutto e tonico da ballerina/o.
Joseph Pilates ha creato la sua tecnica durante la prima guerra mondiale per aiutare i soldati ospedalizzati nella loro riabilitazione. Questi non avevano nulla a che fare con il balletto e certamente non si stavano preparando per la stagione del bikini.
Lo scopo del Pilates è di mantenere e/o riprendere la funzionalità del corpo ed è fondamentalmente adatta a tutti i tipi di fisici.
Lascia andare le convinzioni negativi
Miller racconta che persone come lei, con un corpo “plus size”, spesso pensano di non essere capaci.
Convinzioni negativi come:
- “non sono mai stata molto atletica/o”
- “i miei addominali sono inesistenti”
- “non posso piegarmi per via della mia pancia”
sono molto comuni nella mente di persone con un corpo diverso dalle misure standard.
Miller sostiene che è facile sentirsi esclusi ancor prima di cominciare perché convinti che il proprio fisico impedisce l’esecuzione degli esercizi.
Invece, come le ha rassicurato la sua insegnante Cadence, le persone che pesano di più sono naturalmente più forti per poter sostenere e portare in giro questo peso. Inoltre, tanti esercizi vengono insegnati benissimo alle donne in gravidanza con un pancione enorme.
Così Miller, invece di sentirsi dire di tornare quando sarebbe dimagrita di 50 kg, ha potuto partecipare subito a una lezione e sentirsi anche bene mentre lo faceva perché questo è un tipo di fitness che rispetta il tuo corpo esattamente così com’è.
Trova un’insegnante che ti sostiene
Spesso è più facile convincersi subito di non essere capace. Prova invece di cambiare il tuo modo di pensare, trova un tipo di movimento che ti piace e un’insegnante che ti sostiene.
Cadence, l’insegnante di Miller, sottolinea l’importanza dell’atteggiamento e le convinzioni dell’insegnante. Non bisogna mai usare una parola negativa come “debole”. Frasi positive funzionano molto meglio per aiutare a capire e migliorarsi come, ad esempio, “lavoriamo col rinforzare i flessori delle anche” o “cerchiamo di attivare e controllare meglio gli ischio-crurali”.
L’esperienza di Cadenze le ha insegnato di assumere la convinzione che clienti “plus-size” sono veramente capaci e forti ed è riuscita a trasmettere questo messaggio a Miller in modo che la sua allieva effettivamente ci credeva: “Quando Cadenze mi ha detto che ce la potevo fare, ci ho creduto.”
La consapevolezza del corpo e delle proprie capacità
Miller racconta di aver sentito immediatamente una differenza nel suo corpo e in tutto quello che faceva. Inoltre, alcune parti del corpo sembravano più tonificate e la postura più corretta crea l’impressione di essersi allungata.
Anche nelle altre attività che Miller svolge per sviluppare ulteriormente forza e resistenza, come la corsa su tapis roulant, fa meno fatica. Sente meglio le ginocchia quando cammina ed è più consapevole di tutti i muscoli che si attivano quando solleva pesi. Un gesto quotidiano come aprire una porta pesante, ora non lo fa più soltanto buttandosi di peso all’indietro, bensì attivando il braccio insieme al corsetto addominale. Miller dice: “Faccio le cose meglio perché ci riesco…, da un momento all’altro sono diventata consapevole del mio corpo come oggetto funzionale.”
Forse, come sostiene Miller, la cosa più importante che il Pilates ti può dare è la consapevolezza delle proprie capacità. Oltre a riabilitare il fisico, Pilates ti aiuta a cambiare la tua relazione con il movimento fisico, ascoltare il tuo corpo e sentire meglio esattamente come ti trovi nel proprio corpo.
Pensa a come potrebbe cambiare la nostra relazione con l’allenamento se smettessimo di sognare il fisico perfetto e iniziassimo a muoverci soltanto per sentirci bene e sostenere il nostro fisico per funzionare il meglio possibile?
E pensa se il mondo del fitness facesse la stessa cosa: spostare il focus dall’aspetto fisico alla salute e alla funzionalità del corpo e come lo abitiamo?
Come possiamo cambiare?
Per cambiare qualcosa bisogna iniziare da noi stessi, come insegnanti, come individuali e come comunità. Se ti interessa, unisciti a noi nel gruppo Facebook dove lavoriamo insieme per trasmettere un messaggio diverso riguardo alla relazione con il proprio corpo e l’approccio al fitness.
Inoltre, abbiamo organizzato delle lezioni di Pilates con la sedia. Con l’ausilio di un comunissimo complemento d’arredo modifichiamo gli esercizi del repertorio classico per renderli accessibili anche a un livello “plus-size”.
Se vuoi ricevere più informazioni riguardo a questi lezioni mandaci un messaggio qui. E se sei a conoscenza di qualcuno che potrebbe essere interessato puoi inoltrare questa newsletter.
Ricorda che da LiveFlow c’è posto per te a prescindere da aspetto fisico, età, genere, etnia e interessi. Se vuoi provare una lezione gratuita puoi prenotare qui. In fondo alla prenotazione facci sapere se ti interessa eventualmente usare la sedia. Oppure mandaci un messaggio qui per ulteriori informazioni.
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